tag:blogger.com,1999:blog-25020682979108220042024-03-05T18:50:07.690+01:00di Claudio Campesato › il mondo della gastronomia raccontato in tutti i suoi aspettiPer fare chiarezza nella nebbia che avvolge il mondo della ristorazione, con lo sguardo critico e attento a scoprire se ciò che mangiamo e beviamo è veramente ciò che vogliamoPalato Capricciosohttp://www.blogger.com/profile/16252737097007268337noreply@blogger.comBlogger12125tag:blogger.com,1999:blog-2502068297910822004.post-31242212184509215612013-03-14T00:10:00.000+01:002013-03-14T00:10:39.887+01:00Noi di Sala - Un'associazione che ci voleva<br />
<div class="separator" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em; text-align: center;">
<a href="http://www.noidisala.com/" target="_blank"><img border="0" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjoZjkeiasGQjbl2E4TIYg1kq3NpHuHIv7VmHwVzt3i1Q7gCZ47myLOZ-K55JOhfZleujsZrY5bbyks4R8yqmmAK_9U7YqEwaFgnIAm0TsUIXlbOhlewUMMefsKPRC0HeRy-cSEjtwJbBo8/s320/logo-noi-di-sala.jpg" height="123" width="320" /></a></div>
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Qualche giorno fa, era il 14 febbraio, mi appare un tweet del mitico <a href="http://dottorgourmeta.italiasquisita.net/" target="_blank">Carlo Spinelli </a>che recitava "Le nuove regole del nuovo uomo di sala. Maitre e sommelier siete avvertiti!" . Incuriosito clicco e scopro una piacevole video intervista all'altrettanto mitico <a href="http://www.alessandropipero.com/" target="_blank">Alessandro Pipero</a>.<br />
Con mia gioia e stupore vengo a conoscenza di una notizia che ha dell'incredibile: alcuni maitre di sala e sommelier italiani hanno deciso di uscire fuori dalle loro splendide sale e parlare al mondo di loro e del loro lavoro.<br />
Nasce, quindi, <b>NoidiSala</b> <a href="http://www.noidisala.com/">www.noidisala.com</a> un'associazione di professionisti italiani di sala e di cantina che con passione e semplicità hanno unito le forze strutturandosi, dandosi un bel nome, e promuovendo interessanti iniziative.<br />
FINALMENTE!! E lo ripeto FINALMENTE!! Ci voleva un'associazione così. In un mercato enogastronomico-ristorativo drogato e zeppo di Chef prime donne, che fanno i programmi più improbabili, che giudicano spietatamente la massaia o l'aspirante cuoco di turno è giunto il momento di cambiare prospettiva.<br />
La prospettiva del personale di Sala è un aspetto del tutto assente dai programmi che parlano di ristorazione o affini; questo è colpa di una mentalità limitata che considera il ristorante solo come sinonimo di cucina, ovvero la cucina dello Chef, e la sala viene rilegata a mera appendice della stessa.<br />
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La Sala è il palcoscenico, il ristorante il teatro. I registi sono il Maitre e il Sommelier, gli attori i ragazzi e le ragazze di Sala, lo sceneggiatore lo Chef. Una compagnia teatrale che propone ogni giorno uno spettacolo sublime, con attenzione e pazienza, un team in cui ognuno ha il suo ruolo e responsabilità di pari dignità.<br />
Infatti, mi risulta impensabile, che lo sceneggiatore di punto in bianco irrompa sul pacoscenico, cambi la sceneggiatura, prenda il posto dei registi e inizi a fare di testa sua.<br />
Ahimè talvolta accade, ma non in teatro, bensì in ristoranti anche importanti o, almeno, considerati tali. Si perchè è culturalmente diffusa la consuetudine, in Italia, di considerare il lavoro altrui come inutile, poco importante e facilmente sostituibile o rimpiazzabile.<br />
Se si lavora bene è un dovere e un'ovvietà, se si lavora male è una colpa personale irrecuperabile. Il Merito e la Meritocrazia sono due parole di un unico concetto che (mi dispiace dirlo) è assente a tutti i livelli e il concetto di squadra un elemento anch'esso assente.<br />
E' un male diffuso non solamente nel settore della ristorazione, ma in quasi tutti i settori lavorativi.<br />
Quindi ben venga un'associazione così, che punta a valorizzare la professionalità, che punta a formare e far conoscere le doti che il personale di Sala deve avere per fare il proprio lavoro con qualità.<br />
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<br />Palato Capricciosohttp://www.blogger.com/profile/16252737097007268337noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-2502068297910822004.post-88494375916771983422012-12-24T11:25:00.000+01:002012-12-24T11:25:20.375+01:00Parola d'ordine: Farsi conoscereFacendo finta che non siano passate decadi dall'ultimo post, oggi vi "allieterò" con una riflessione uscita fuori da una chiacchierata con un amico giornalista fatta recentemente.<br />
Una riflessione che mi ha tenuto la testa occupata ben oltre il tempo della nostra conversazione; in poche parole la suddetta cercava di districarsi tra i meandri del ben, giusto e corretto pensare dei cuochi di oggi, alla ricerca della risposta definitiva al quesito fondamentale, ovvero: è più giusto, per un cuoco, proporsi, lanciarsi sul mercato con le porprie idee o aspettare che sia il mercato, i clienti, a venire da lui a scoprire la sua arte?<br />
La risposta più giusta è diversa a seconda del periodo storico in cui viene posta. Diciamo che al giorno d'oggi, la tendenza attuale dell'alta cucina segue la prima corrente di pensiero. Oggi tutti i più grandi Chef, vuoi per la crisi economica che ha inevitabilmente colpito anche loro, vuoi per il diffondersi di potenti mezzi di comunicazione, vuoi per la crescente domanda del pubblico, si fanno vedere in TV con programmi a loro dedicati, aprono scuole di cucina, scrivono libri su libri, fanno pubblicità a questo o quel prodotto, elaborando prodotti a loro nome e chi più ne ha più ne metta. Insomma, lo Chef stellato preferisce il calore dei riflettori al calore dei fornelli.<br />
E la domanda sorge spontanea. Quanto di vero c'è in questa modus operandi?<br />
Il fatto che un bravo e telegenico cuoco mi proponga delle ottime ricette o mi dia dei consigli su certe preparazioni mi da la certezza che sto effettivamente seguendo i suoi consigli? Io penso di no...<br />
Quei consigli sono, inevitabilmente, filtrati, controllati dagli autori del programma, sono studiati per essere comprensibili ai più e politicamente corretti.<br />
Scommetto che vi sarà capitato di vedere qualche puntata di Cuochi e Fiamme, di Master Chef, di La prova del Cuoco, sono inevitabilmente programmi interessanti per chi ama la cucina, che invogliano a cimentarsi ai fornelli, che comunicano una cultura del cibo, tutto sommato, accettabile e abbastanza coerente con la nostra cultura gastronomica italiana. Ma, a mio parere, chi segue questi programmi o legge questi libri deve guardare oltre lo schermo, oltre il libro, oltre le scuole e andare indietro nel tempo, a quando i nostri nonni e bisnonni con poco riuscivano ad avere molto, con semplicità riuscivano ad elaborare la complessità. Bisogna liberarsi dalle zavorre dei mille consigli per guardarsi dentro e trovare la propria strada, la propria idea, la propria cultura culinaria che è insita nel nostro DNA di italiani.<br />
Siamo tutti, chi più chi meno, innamorati della cucina. Tutti gli italiani dovrebbero saper fare e farsi da mangiare, non perchè lo dico io o la Clerici o lo Chef stellato di turno, ma perché, in quanto italiani, siamo portatori sani di gusto e creatività vera.<br />
La verità di una persona o di cuoco si assapora solamente seduti al tavolo da pranzo della sua cucina o al tavolo della sala del suo ristorante. Chi non cucina per gli altri non vuol farsi conoscere, non vuole rivelare la propria anima preferendo l'ombra e l'anonimato del fast food o del già pronto e surgelato.<br />
Quindi, se mi è permesso un consiglio, quando vi è possibile, cucinate pranzetti o cenette a casa vostra, cimentatevi con le preparazioni e a andate al ristorante con spirito critico e analitico, scoprirete profondità inesplorate che vi arricchiranno come persone ma soprattutto come italiani. Palato Capricciosohttp://www.blogger.com/profile/16252737097007268337noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-2502068297910822004.post-68170134431511560902012-07-20T02:38:00.000+02:002012-07-20T02:48:37.588+02:00Gelato tutto l'anno x favore<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEirVDI1fSbyUgVLsj6ZBXafULcA1xBw5owAoP2c-2-Y0b9apC4M138VqTINFiqbp4DOGV1uWMmDQZECnQnavfVFbUSTyQbQH3PFUXt2V9XerG7t5au6xl5mKXsg4LCKyUidDCEDBy2Ry9tI/s1600/palaticapricciosi.jpg" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="200" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEirVDI1fSbyUgVLsj6ZBXafULcA1xBw5owAoP2c-2-Y0b9apC4M138VqTINFiqbp4DOGV1uWMmDQZECnQnavfVFbUSTyQbQH3PFUXt2V9XerG7t5au6xl5mKXsg4LCKyUidDCEDBy2Ry9tI/s200/palaticapricciosi.jpg" width="200" /></a></div>
Ho la fortuna di abitare sopra a una gelateria, anzi, 3 piani sopra a una delle migliori gelaterie di Padova. Come al solito non farò nomi, per non farle ulteriore pubblicità, che, a quanto vedo, non ne ha bisogno.<br />
E' una storia curiosa da raccontare. Prima di quella gelateria, 14 anni fà, c'era una gelateria. Mi spiego meglio. Quando nel 1998 mi trasferii e venni ad abitare nella casa dove vivo oggi, in quei locali in cui oggi risiede la migliore gelateria patavina risiedeva una gelateria che, contrariamente a questa, era a dir poco pessima. Una classica gelateria con 10 gusti al massimo che apriva solo di sera.<br />
Poi dopo 2 anni, ovviamente, chiuse, e dopo un po' arrivò una banca che resistette per ben 10 anni, per poi abdicare in favore di un parrucchiere per donna, con arredamento alla moda e angolo manicure. La particolarità è che faceva i prezzi più bassi che si siano mai visti. Infatti dopo pochi mesi chiuse e si dice che il titolare, pieno di debiti, sia scappato chissà dove.<br />
Bene, quindi dovemmo aspettare quasi un anno prima di rivedere un po' di movimento in quei locali sfortunati. Ma Padova, dal 1998, era cambiata parecchio. Mi riferisco alla imposizione della ZTL (zona a traffico limitato) che come una scure ha costretto centinaia di negozi a chiudere perchè, come è noto, parcheggiare a Padova è come cercare un biglietto per la finale di Champions League. Quindi raggiungere il centro, in auto, è possibile solo tramite pochi varchi e uno di questi è la via in cui abito. Geniale fu, quindi, il mix tra accessibilità e qualità. Questo è ciò che caratterizza la migliore gelateria di Padova sotto casa, la qualità intesa come varietà di gusti, bontà degli stessi siano essi classici come l'amato pistacchio o stravaganti come il bacio di dama con inserti croccanti.<br />
Non starò ad elencarvi tutti i gusti da me provati che corrispondono all'intera loro offerta, ma mi soffermerò su un'altro e ultimo aspetto che, secondo me, ha fatto il successo di questa attività, ovvero, la gentilezza del personale tutto l'anno e non solo in estate. Non so voi ma mangiare una coppa di gelato in gennaio mi piace tantissimo e non vedo perchè un piacere così semplice come una pallina di pistacchio mi debba essere precluso solo perchè fuori ci sono -2° C.<br />
Il gelato tutto l'anno, abbinato anche a un servizio creaps ricco e caldo e a una produzione di torte semifredde può far sopravvivere una gelateria anche nell'inverno più rigido. Questi e molti altri fattori contribuiscono al successo di un'attività come questa che, a quanto so, è molto remunerativa. Basti pensare al food cost di una coppetta di gelato con 2 gusti che grossomodo si aggira attorno ai 20 cent, aggiungiamo 10 centesimi per la coppetta di carta e il cucchiaino e arriviamo a 30 cent. Una coppetta 2 gusti costa al pubblico € 2,50. Fatevi due conti, io li ho già fatti, e sono arrivato a una sola conclusione...prossimamente mi iscrivo a un corso per gelatai.Palato Capricciosohttp://www.blogger.com/profile/16252737097007268337noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-2502068297910822004.post-25590923292057369512012-06-19T01:38:00.001+02:002012-07-20T02:39:36.137+02:00Tante cose da dire ma così poco tempo per scriverle<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEh4oxvRQlnWDbV12UG10CmuAiWyVFQELl8aC1O3bgTHwHL4cn0763FHaemoppu54tasE8oj6r4xDDmAIfsUcxJhasK52lMit0OgBI1pZJQMg2T1Hcs1pbS2_EYrecRw8fFOx-lWrcPP2APK/s1600/stelle-in-bocca.jpg" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="200" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEh4oxvRQlnWDbV12UG10CmuAiWyVFQELl8aC1O3bgTHwHL4cn0763FHaemoppu54tasE8oj6r4xDDmAIfsUcxJhasK52lMit0OgBI1pZJQMg2T1Hcs1pbS2_EYrecRw8fFOx-lWrcPP2APK/s200/stelle-in-bocca.jpg" width="163" /></a></div>
Lo so, lo so, è da parecchio che non scrivo un nuovo post nel blog. Lo so che non riuscite a fare a meno di leggere e rileggere i vecchi post nella speranza di scoprirne uno da un momento all'altro. Ovviamente ci sto ridendo sopra, anche perché sono sicuro che per la vostra mente è passato un pensiero pericoloso, ovvero, vi sarete chiesti sicuramente quale potesse essere stata la causa di una così lunga e ingiustificata assenza. Avrà perso la motivazione di scrivere? Si sarà trasferito in una località sperduta nei monti dolomitici in cui non può avere accesso alla rete? O gli è successo qualcosa di grave alle dita delle mani tanto da non poter battere a pc? Tranquilli, niente di tutto questo. Sfortunatamente per voi, io invece dico FORTUNATAMENTE, la causa principale della mia assenza è il Lavoro, troppo Lavoro. Esso mi ha impedito di concentrarmi e di pensare concretamente e seriamente al mondo dell'alta cucina. Esso mi ha impedito di "deliziare" la vostra lettura con un'altra mia riflessione riflessiva sul mondo dei fornelli. Esso mi ha costretto a mettermi a dieta (che brutta parola) e quindi a impedirmi di concepire pranzi e cene frutto di ricette di stagione ed esperimenti profumati.<br />
Ma ora eccomi qua. Ho qualcosa da dirvi. Ho una riflessione importante da presentarvi e una domanda da sottoporvi.<br />
La domanda è la seguente: Meglio prendere 3 stelle Michelin o restare con 2 stelle?<br />
Voi direte che sono impazzito a porre una domanda semplice e stupida come questa. E' ovvio che 3 sono meglio di 2 perchè 3 stelle Michelin danno fama, soldi e il rispetto dei colleghi, nonchè un posto nella storia della guida più famosa al mondo. Qualunque Chef al mondo ambisce a prenderne 3 e, qualcuno venderebbe la propria madre per questo.<br />
Secondo me invece, contrariamente a quanto si può pensare (ed è per questo che ho posto questa domanda provocatoria) 2 sono meglio di 3. Questa affermazione è il risultato di recenti riflessioni avute con un importante Chef italiano dopo una meravigliosa cena che difficilmente dimenticherò.<br />
La riflessione parte dal basso, dalla semplicità dei rapporti umani, dall'analisi di che cosa sia giusto o non giusto essere e che cosa sia necessario o non necessario avere. Senza pontificare lezioni di vita, questo famoso Chef, di cui non dirò il nome, mi ha serenamente detto che "piuttosto di prendere 3 stelle chiudo il locale e mi metto a fare altro". Stranamente nell'attimo immediatamente successivo a questa sua solenne affermazione ho provato un senso profondo di ammirazione e rispetto, non per la frase in se, che come si sarà capito condivido, ma per la tranquillità con cui questa frase è stata detta. Il modo in cui è stata detta, infatti, trasudava un profondo ragionamento storico, delle importanti riflessioni, e manifestava prepotentemente una consapevolezza e una sicurezza devastante nei propri mezzi.<br />
Poi siamo andati a fondo nei ragionamenti, perchè volevo capire, anche se li intuivo già, i perchè di questa decisione. La chiacchierata è durata tanto ed è stata per me molto illuminante come lo sono tutte quelle che ho fatto con persone di alto livello culturale, lavorativo e sentimentale.<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgknKADA8YYx5DCJruveq5VQQgpwnI191ehmUGJpmGTpSqbOWiFbjndqUfMU8NlNogxlscmou2uvo1xubCJZ7IR2wzVHDnaPRkY6pz8hYCSlhvua6IQYuqzBONwf_Vk_4E6H2Z9PrXCp4SU/s1600/Moneyball-2012.jpeg" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="240" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgknKADA8YYx5DCJruveq5VQQgpwnI191ehmUGJpmGTpSqbOWiFbjndqUfMU8NlNogxlscmou2uvo1xubCJZ7IR2wzVHDnaPRkY6pz8hYCSlhvua6IQYuqzBONwf_Vk_4E6H2Z9PrXCp4SU/s320/Moneyball-2012.jpeg" width="320" /></a></div>
Ora non voglio esporvi le motivazioni e le riflessioni uscite dalla nostra chiacchierata, perché sarebbero incomprensibili ai più. Ma voglio concludere questo post semplicemente con un invito, un'invito alla visione di un film recentemente uscito nelle sale di cui trovate già il dvd, che si intitola MONEYBALL - L'ARTE DI VINCERE, in esso potrete trovare molte affinità con il mondo dell'alta cucina, come con qualsiasi settore caratterizzato da una altissima competizione. Lascio quindi la conclusione a questo film che, personalemente, è molto piaciuto e che vi consiglio, soprattutto per il finale.<br />
<br />Palato Capricciosohttp://www.blogger.com/profile/16252737097007268337noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-2502068297910822004.post-85549996863375819722011-12-27T01:52:00.003+01:002011-12-27T02:10:41.720+01:00Taglioni al salmone affumicato, piatto della VigiliaLa Vigilia di Natale in casa Campesato ha portato grandi soprese che vanno ben oltre i soliti regali Natalizi. <br />
Una di queste sorprese è stato il mio piatto meglio riuscito, i taglioni al salmone affumicato.<br />
Infatti, per la gioia di grandi e piccini quest'anno mi sono cimentato ai fornelli sfoggiando una mise da grande chef, rubando, per una sera, il palco alla impareggibile cuoca di famiglia che, per questa Vigilia, si è calata nei panni della perfetta ospite.<br />
Ma bando alle ciance!!E' ora di parlare di cose serie...vi starete chiedeno come sono stati preparati questi tagliolini, quali segreti da alta cucina avrà sfruttato per l'occasione...beh eccovi la ricetta per 8 persone.<br />
<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"></div><div style="text-align: center;"> <span style="font-size: small;"><i><b> </b></i></span></div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhVkJAlDJhyphenhyphenAZwdiZURXbxenZ37PMzJhN1jgA5gXBOVcOH87LjJvOxCxGH399rYk10mdMB9dOBZLNFWqSB2aCxxovf7NSqLqIEF0YT3RAeSADxSa2YGzsMjWxByotFPy8k3QAqA6wv921OA/s1600/tagliolini2.jpg" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="180" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhVkJAlDJhyphenhyphenAZwdiZURXbxenZ37PMzJhN1jgA5gXBOVcOH87LjJvOxCxGH399rYk10mdMB9dOBZLNFWqSB2aCxxovf7NSqLqIEF0YT3RAeSADxSa2YGzsMjWxByotFPy8k3QAqA6wv921OA/s320/tagliolini2.jpg" width="320" /></a></div><div style="text-align: center;"><br />
</div><div style="text-align: center;"><span style="font-size: small;"><i><b> Ingredienti</b></i></span><b><span style="font-size: small;"><i></i></span></b></div><div style="text-align: center;"><i>500 g di tagliolini<br />
400 ml di panna liquida<br />
500 g di salmone affumicato<br />
70 gr burro<br />
1 scalogno<br />
Erba cipollina q.b.<br />
sale e pepe q.b.</i> </div><div style="text-align: center;"><br />
</div><div style="text-align: center;"></div><div style="text-align: center;"><br />
<br />
</div><div style="text-align: center;"></div><div style="text-align: center;"></div><div style="text-align: center;"></div><div style="text-align: center;"></div><div style="text-align: center;"></div><div style="text-align: center;"><b><span style="font-size: small;"><i>Preparazione</i></span></b></div><div style="text-align: center;">Lavate bene e tagliate a pezzettini piccoli l'erba cipollina, vi servirà successivamente.<br />
Mettete sul fuoco una pentola con abbondante acqua salata e aspettate che raggiunga il bollore.<br />
Nel frattempo preparate il condimento. Eliminate dalla fetta di salmone le parti scure e, con un coltello ben affilato, tagliatelo a pezzettini. </div><div style="text-align: center;">Fate soffriggere in una padella lo scalogno tritato insieme al burro, quando sarà appena imbiondito unite i pezzettini di salmone affumicato e scottatelo appena il tempo necessario perché prenda colore. </div><div style="text-align: center;">Spegnete il fuoco, unite 2-3 grattugiate di pepe nero e tenete la padella in caldo vicino alla pentola dell'acqua.<br />
Buttate i tagliolini, fateli cuocere e poi scolateli al dente avendo cura di tenere da parte un mestolo di acqua di cottura. </div><div style="text-align: center;">Rimettete i tagliolini nella pentola di cottura della pasta aggiungendovi il contenuto della padella con il salmone saltato, il mestolo di acqua di cottura, la panna liquida e fate saltare il tutto a fuoco vivace per un paio di minuti. </div><div style="text-align: center;">In questo modo la pasta continua la sua cottura e la panna diventa una bellissima crema amalgamandosi con il salmone.</div><div style="text-align: center;"><br />
</div><div style="text-align: center;"></div><div style="text-align: center;"></div><div style="text-align: center;"><i><b>Impiattamento</b></i><br />
Aiutandovi con una forchetta grande o con una pinza da cucina e il mestolo disponete i tagliolini al salmone arrotolati sul piatto e cospargeteli con pezzettini di salmone e l'erba cipolla precedentemente lavata e tritata.</div><div style="text-align: center;"><br />
</div><div style="text-align: center;"><i>e...Buon Appetitone... </i></div><div style="text-align: center;"><br />
</div><div style="text-align: center;"><br />
</div><div style="text-align: center;"> </div><span style="font-size: small;"><i><b>Un consiglio</b>: prima di iniziare con la ricetta togliete la panna liquida dal frigo cosicché quando la dovete usare sia a temperatura ambiente.</i></span>Palato Capricciosohttp://www.blogger.com/profile/16252737097007268337noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-2502068297910822004.post-14910299185071018652011-11-23T22:13:00.002+01:002011-11-24T00:44:54.151+01:00Come impaginare un menùMolti ristoratori sbagliano ad impaginare il menù del loro ristorante. Questo succede per svariati motivi, primo fra tutti il non saper usare word. Fa strano pensarlo tanto più a scriverlo, ma è la verità, larga parte della popolazione italiana non sa usare il programma di scrittura più diffuso al mondo.<br />
Il risultato è un menù sbilenco, scritto in Times o, ancor peggio, in qualche carattere "speciale" e con immagini clipart assurde.<br />
Non vi spiegherò come impaginare con word (per questo basta chiedere a un teenager qualsiasi) ma vi spiegherò quali caratteristiche un menù deve avere per essere chiamato tale anche dal punto di vista contenutistico.<br />
<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhrgZfqy2hUQu5h_A4iwOb6gxnwCh5b8ixQmKSNJedkP5C5VgW7lJnj_3S64DQmxCxeIMAAdFz-n-UzqzwXqsNbWj7lfxTGRwTd0aAaB43ofmpQUo0v8yRHHe7avvNlBCvBIfGvaH5jXVQs/s1600/shutterstock_61324969.jpg" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="213" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhrgZfqy2hUQu5h_A4iwOb6gxnwCh5b8ixQmKSNJedkP5C5VgW7lJnj_3S64DQmxCxeIMAAdFz-n-UzqzwXqsNbWj7lfxTGRwTd0aAaB43ofmpQUo0v8yRHHe7avvNlBCvBIfGvaH5jXVQs/s320/shutterstock_61324969.jpg" width="320" /></a></div>Qualsiasi sia la sua dimensione, il menù dovrà avere le seguenti caratteristiche.<br />
<br />
Dovrà usare un carattere leggibile e pulito, vi consiglio Helvetica Light o Futura se il vostro locale ha uno stile moderno, il Book Antiqua se puntate sulla tradizione.<br />
<br />
Usate un carattere dalle dimensioni generose non meno di 12 pt<br />
<br />
Evitate sempre l'impaginazione centrata, o altrimenti chiamata a epigrafe, ma usate sempre l'impaginazione a da sinistra verso destra ovvero a bandiera sinistra, questo per migliorare la leggibilità<br />
<br />
Dividete bene gli antipasti dai primi e dai secondi, per i dessert usate un foglio a parte<br />
<br />
Evitate descrizioni troppo lunghe di ingredienti e lavorazioni, siate semplici e fantasiosi usando parole e combinazioni particolari che rendano l'idea del piatto che proponete<br />
<br />
Assolutamente sconsigliato inserire foto dei piatti, a meno che non vogliate fare concorrenza a Mc Donald's<br />
<br />
Scrivete sempre quali ingredienti non sono freschi e invitate i clienti a segnalare allergie o intolleranze<br />
<br />
Mettete i prezzi sotto la descrizione del piatto e non a destra, semplifica la lettura<br />
<br />
Costringete lo Chef di cucina a preparare i piatti con prodotti freschi e di stagione, il menù così sarà più invitante<br />
<br />
Cambiatelo ogni 2-3 mesi al massimo con alcuni piatti nuovi e ristampatelo spesso, non c'è di peggio che sfogliare un menù sporco di sugo<br />
<br />
<br />
Consigliate il vino direttamente dalla carta dei vini, se l'avete, gli abbinamenti messi sul menù non mi hanno mai convinto<br />
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...e per finire non scrivete mai Buon AppetitoPalato Capricciosohttp://www.blogger.com/profile/16252737097007268337noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-2502068297910822004.post-49939144598416794222011-11-14T02:08:00.006+01:002011-11-24T22:14:23.537+01:00Questione di atteggiamento<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjLq3IU9wmWWZECPV58LmK4Ws3_RgYVb_zr3cnRX6c3w72_hW9_4hucG3UoxZ9NIPI3BLboOzgFtOpZ_6KsfSWL5SO_2oYaqVyqyzUDeh86QG-kYU0voqvQTuvMF5WvrmJfKgDUERK94wbQ/s1600/shutterstock_87653395.jpg" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="230" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjLq3IU9wmWWZECPV58LmK4Ws3_RgYVb_zr3cnRX6c3w72_hW9_4hucG3UoxZ9NIPI3BLboOzgFtOpZ_6KsfSWL5SO_2oYaqVyqyzUDeh86QG-kYU0voqvQTuvMF5WvrmJfKgDUERK94wbQ/s320/shutterstock_87653395.jpg" width="320" /></a></div>Non è una novità, adoro andare al ristorante. Se potessi ci andrei tutti i santi giorni ma, le finanze sono quelle che sono, e ci si deve accontentare di qualche uscita mirata e ponderata ogni tanto, quando si può. La ricerca parte frugando nei miei ricordi, di posti già frequentati, di posti consigliati o di posti famigerati; ogni volta la scelta è ardua perché le aspettative sono sempre alte.<br />
Il non sapersi adattare, in cucina intendo, è una di quelle mie caratteristiche che considero un pregio e non un difetto, anche se molti potrebbero dissentire, sia quando sono davanti ai fornelli sia quando sono a tavola. Ciò nonostante ogni qualvolta varco le porte di un ristorante sono sempre felice, ho un atteggiamento rilassato e aperto nei confronti del ristorante in generale e di chi mi accoglie in particolare. Osservo il posto e le luci, do un'occhiata al menù all'entrata, se c'è, annuso i profumi del luogo (ogni ristorante ha un odore diverso) per capire ed anticipare le sensazioni che verranno.<br />
Sapersi rilassare veramente! Questo è il mio solo comandamento quando sono a tavola, senza pregiudizi o malizie, semplicemente mi appresto a venir servito con professionalità e attenzione.<br />
Il peccato più grave è giudicare subito, mettersi in cattedra iniziando a elencare ciò che è bene e ciò che è male...no no!I conti si fanno sempre alla fine. Il momento non deve essere violentato da pensieri sbagliati o da confronti improbabili, perché se sei veramente libero da condizionamenti esterni, sai apprezzare il prodotto veramente per quello che è e non per quello che dovrebbe essere.<br />
Per farvi capire meglio vi riporto quello che mi disse un grande Chef, con il qule ho avuto modo di lavorare, "Forse che Picasso dipingeva così perché non sapeva dipingere nel modo normale?No...lui sapeva dipingere nel modo classico e pure molto bene...lui dipingeva così per una sua libera scelta". Questo per farvi capire che il giudicare l'operato di uno Chef di grande fama o di un semplice cuoco paragonandolo a ciò che il giudicante avrebbe fatto, beh, è porsi dalla parte sbagliata ovvero dalla parte di chi accusa e non dalla parte di chi giudica in modo imparziale un prodotto che gli viene proposto. <br />
La cosa migliore in questi casi è lasciare correre, assaggiare i piatti, bere il proprio vino, pagare il conto, salutare chi di dovere e avviarsi verso la propria casa e solo li, solo in quel preciso istante, trarre le dovute conclusioni perché si è più consapevoli di avere una visione d'insieme più obiettiva.<br />
Potrete dare libero sfogo alle vostre congetture, alle vostre idee, criticando o lodando, dicendo peste e corna su un piatto o esaltandone un altro ma sempre, spero, evitando le famose parole "...io avrei fatto così etc etc" per le quali provo enorme disgusto.<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"></div>Palato Capricciosohttp://www.blogger.com/profile/16252737097007268337noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-2502068297910822004.post-3761314348673010932011-11-07T01:32:00.005+01:002011-12-09T12:06:34.454+01:0010 consigli utili per giudicare un ristorante o una trattoria<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEj6dWct5NB9uNfXXEJKRV146sUR0jh11jg1C_2vaeCPOTXcNoleJHkvvwFETic0bxCsy2ta6n7Pc-lDcliZT6ph4wdHmNx-uCuwMxwepzhJvBApRyaFtrT8ohD96Zwsdb1cmGAQspL3TB_f/s1600/shutterstock_74032834.jpg" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="212" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEj6dWct5NB9uNfXXEJKRV146sUR0jh11jg1C_2vaeCPOTXcNoleJHkvvwFETic0bxCsy2ta6n7Pc-lDcliZT6ph4wdHmNx-uCuwMxwepzhJvBApRyaFtrT8ohD96Zwsdb1cmGAQspL3TB_f/s320/shutterstock_74032834.jpg" width="320" /></a>Quello che mi chiedono tutti, quando scoprono che ho passato 6 anni della mia vita a lavorare nel migliore ristorante d'Italia, è sempre la stessa cosa: come sono "quelli" della guida Michelin?<br />
Se fosse solo per "quelli" della Michelin il lavoro della sala e della cucina non subirebbe grossi stravolgimenti, si mantiene solitamente la tensione alta ma con un atteggiamento "rilassato" perché, tendenzialmente, gli ispettori della Michelin (come quelli delle altre note guide gastronomiche) si conoscono tutti. Si sa come prenderli e per gli addetti ai lavori è "semplice" poter soddisfare le loro esigenze. Chi, invece, fa preoccupare molto le due brigate sono i BLOGGER, gli avventurieri della cucina, gli arditi dal giudizio facile, quelli che si divertono a smontare tutto e tutti dall'alto di una presunta autorita autoreferenziata. Sono i peggiori. Si presentano con il classico atteggiamento di chi è li solo per giudicare e ricercare il difetto a tutti i costi.<br />
Certo, direte voi, un ristorante quotato deve saper affrontare anche il cliente più esigente; e su questo vi do ragione, ma se dopo una serata impeccabile il BLOGGER scrive una pessima recensione questo, a mio parere, è un comportamento molto grave, in quando denota scarsa obiettività.<br />
Infatti, è proprio la obiettività a mancare nelle recensioni che leggo e sento, la obiettività nel giudicare un ristorante a 360° e non solo dalla "pappa" che sa offrire. Per questi e molti altri motivi ho voluto buttar giù <b>10 consigli</b> <b>utili </b>che sono un riassunto veloce di quali siano alcune delle più importanti variabili da considerare per giudicare al meglio un ristorante o una trattoria.<br />
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<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEj4ZJpip-xpbXnh0KPQo4LaoxXVNxkT80lV05juNaIAmvmhx6JsjftKQ7cTce0p2yVlaQFo1ZEfyehC8YE9gucWd0EEOy5CDm9ml61YQdg9ZWd6sHPXI-6kuPW-EMxqkc_wCQV8KV4TPLZA/s1600/ricciolo2.png" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="41" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEj4ZJpip-xpbXnh0KPQo4LaoxXVNxkT80lV05juNaIAmvmhx6JsjftKQ7cTce0p2yVlaQFo1ZEfyehC8YE9gucWd0EEOy5CDm9ml61YQdg9ZWd6sHPXI-6kuPW-EMxqkc_wCQV8KV4TPLZA/s320/ricciolo2.png" width="320" /></a></div><br />
<div class="MsoNormal" style="line-height: normal; margin-left: 35.45pt; mso-list: l0 level1 lfo1; mso-margin-bottom-alt: auto; mso-margin-top-alt: auto; tab-stops: list 35.45pt; text-indent: -14.15pt;"><span style="font-family: "Times New Roman","serif"; font-size: 12pt;"><b>1.</b><span style="font: 7pt "Times New Roman";"><b> </b> </span></span><span style="font-family: "Times New Roman","serif"; font-size: 12pt;">Se il ristorante consente di prenotare in orari precisi vuol dire che non è una bettola. Vi consiglio sempre di prenotare il tavolo, se vi è possibile, ciò consente al ristoratore di organizzare la sala </span></div><div class="MsoNormal" style="line-height: normal; margin-left: 35.45pt; mso-margin-bottom-alt: auto; mso-margin-top-alt: auto; tab-stops: list 35.45pt; text-indent: -14.15pt;"><br />
</div><div class="MsoNormal" style="line-height: normal; margin-left: 35.45pt; mso-list: l0 level1 lfo1; mso-margin-bottom-alt: auto; mso-margin-top-alt: auto; tab-stops: list 35.45pt; text-indent: -14.15pt;"><span style="font-family: "Times New Roman","serif"; font-size: 12pt;"><b>2.</b><span style="font: 7pt "Times New Roman";"><b> </b> </span></span><span style="font-family: "Times New Roman","serif"; font-size: 12pt;">Se quando arrivate, preferibilmente nell'orario indicato all'atto della prenotazione, il vostro tavolo non è pronto questa è una gravissima mancanza del ristoratore</span></div><div class="MsoNormal" style="line-height: normal; margin-left: 35.45pt; mso-margin-bottom-alt: auto; mso-margin-top-alt: auto; tab-stops: list 35.45pt; text-indent: -14.15pt;"><br />
</div><div class="MsoNormal" style="line-height: normal; margin-left: 35.45pt; mso-list: l0 level1 lfo1; mso-margin-bottom-alt: auto; mso-margin-top-alt: auto; tab-stops: list 35.45pt; text-indent: -14.15pt;"><span style="font-family: "Times New Roman","serif"; font-size: 12pt;"><b>3.</b><span style="font: 7pt "Times New Roman";"><b> </b> </span></span><span style="font-family: "Times New Roman","serif"; font-size: 12pt;">La cordialità e l'empatia del personale di sala è una variabile importantissima sin dal primo momento in cui si mette piede nel locale. Non c'è di peggio che entrare e non vedere nessuno ad accoglierti.</span></div><div class="MsoNormal" style="line-height: normal; margin-left: 35.45pt; mso-margin-bottom-alt: auto; mso-margin-top-alt: auto; tab-stops: list 35.45pt; text-indent: -14.15pt;"><br />
</div><div class="MsoNormal" style="line-height: normal; margin-left: 35.45pt; mso-list: l0 level1 lfo1; mso-margin-bottom-alt: auto; mso-margin-top-alt: auto; tab-stops: list 35.45pt; text-indent: -14.15pt;"><b><span style="font-family: "Times New Roman","serif"; font-size: 12pt;">4.<span style="font: 7pt "Times New Roman";"> </span></span></b><span style="font-family: "Times New Roman","serif"; font-size: 12pt;">Una volta al tavolo se vi viene proposto un aperitivo e un piccolo entrée sapete già che il locale è di buon livello (o aspira ad esserlo), se non vi viene proposto nulla non è da considerarla una mancanza grave perché può essere una scelta del ristoratore</span></div><div class="MsoNormal" style="line-height: normal; margin-left: 35.45pt; mso-margin-bottom-alt: auto; mso-margin-top-alt: auto; tab-stops: list 35.45pt; text-indent: -14.15pt;"><br />
</div><div class="MsoNormal" style="line-height: normal; margin-left: 35.45pt; mso-list: l0 level1 lfo1; mso-margin-bottom-alt: auto; mso-margin-top-alt: auto; tab-stops: list 35.45pt; text-indent: -14.15pt;"><b><span style="font-family: "Times New Roman","serif"; font-size: 12pt;">5.<span style="font: 7pt "Times New Roman";"> </span></span></b><span style="font-family: "Times New Roman","serif"; font-size: 12pt;">Il menù di un buon ristorante deve essere comprensibile, non troppo lungo, non troppo ricco di paroloni o descrizioni inutili, vario nei sapori e con ingredienti di stagione; se in esso trovate anche un percorso preconfazionato (ad esempio un menù degustazione) prendetelo, vi consentirà di tastare il polso della cucina. Mentre la carta dei vini, semplicemente, più lunga è e meglio è.</span></div><div class="MsoNormal" style="line-height: normal; margin-left: 35.45pt; mso-margin-bottom-alt: auto; mso-margin-top-alt: auto; tab-stops: list 35.45pt; text-indent: -14.15pt;"><br />
</div><div class="MsoNormal" style="line-height: normal; margin-left: 35.45pt; mso-list: l0 level1 lfo1; mso-margin-bottom-alt: auto; mso-margin-top-alt: auto; tab-stops: list 35.45pt; text-indent: -14.15pt;"><span style="font-family: "Times New Roman","serif"; font-size: 12pt;"><b>6.</b><span style="font: 7pt "Times New Roman";"><b> </b> </span></span><span style="font-family: "Times New Roman","serif"; font-size: 12pt;">Controllate sempre se il personale di sala sia gestito da un maitre o qualcuno che abbia il controllo della situazione, in caso contrario aspettatevi ritardi e imbarazzanti mancanze.</span></div><div class="MsoNormal" style="line-height: normal; margin-left: 35.45pt; mso-margin-bottom-alt: auto; mso-margin-top-alt: auto; tab-stops: list 35.45pt; text-indent: -14.15pt;"><br />
</div><div class="MsoNormal" style="line-height: normal; margin-left: 35.45pt; mso-list: l0 level1 lfo1; mso-margin-bottom-alt: auto; mso-margin-top-alt: auto; tab-stops: list 35.45pt; text-indent: -14.15pt;"><b><span style="font-family: "Times New Roman","serif"; font-size: 12pt;">7.<span style="font: 7pt "Times New Roman";"> </span></span></b><span style="font-family: "Times New Roman","serif"; font-size: 12pt;">E' quasi inutile dirlo ma un ristorante può definirsi tale se e solo se, tra il momento dell'ordinazione e il servizio della prima portata ordinata, non passano più di 13 minuti. </span></div><div class="MsoNormal" style="line-height: normal; margin-left: 35.45pt; mso-margin-bottom-alt: auto; mso-margin-top-alt: auto; tab-stops: list 35.45pt; text-indent: -14.15pt;"><br />
</div><div class="MsoNormal" style="line-height: normal; margin-left: 35.45pt; mso-list: l0 level1 lfo1; mso-margin-bottom-alt: auto; mso-margin-top-alt: auto; tab-stops: list 35.45pt; text-indent: -14.15pt;"><span style="font-family: "Times New Roman","serif"; font-size: 12pt;"><b>8.</b><span style="font: 7pt "Times New Roman";"><b> </b> </span></span><span style="font-family: "Times New Roman","serif"; font-size: 12pt;">Che siano priatti semplici o che siano complessi l'importante è che siano oggettivamente belli da vedere e buoni da mangiare, su queste 2 variabili si pesa il talento dello chef di cucina.</span></div><div class="MsoNormal" style="line-height: normal; margin-left: 35.45pt; mso-margin-bottom-alt: auto; mso-margin-top-alt: auto; tab-stops: list 35.45pt; text-indent: -14.15pt;"><br />
</div><div class="MsoNormal" style="line-height: normal; margin-left: 35.45pt; mso-list: l0 level1 lfo1; mso-margin-bottom-alt: auto; mso-margin-top-alt: auto; tab-stops: list 35.45pt; text-indent: -14.15pt;"><b><span style="font-family: "Times New Roman","serif"; font-size: 12pt;">9.<span style="font: 7pt "Times New Roman";"> </span></span></b><span style="font-family: "Times New Roman","serif"; font-size: 12pt;">Il pane non deve mai mancare in tavola e possibilmente fresco. Il pane vecchio lo diamo ai polli.</span></div><div class="MsoNormal" style="line-height: normal; margin-left: 35.45pt; mso-margin-bottom-alt: auto; mso-margin-top-alt: auto; tab-stops: list 35.45pt; text-indent: -14.15pt;"><br />
</div><div class="MsoNormal" style="line-height: normal; margin-left: 35.45pt; mso-list: l0 level1 lfo1; mso-margin-bottom-alt: auto; mso-margin-top-alt: auto; tab-stops: list 35.45pt; text-indent: -14.15pt;"><b><span style="font-family: "Times New Roman","serif"; font-size: 12pt;">10.<span style="font: 7pt "Times New Roman";"> </span></span></b><span style="font-family: "Times New Roman","serif"; font-size: 12pt;">Il ristoratore e lo Chef di cucina devono venire a salutare gli ospiti in sala durante o alla fine del servizio </span><span style="font-family: "Times New Roman","serif"; font-size: 12pt;">per concedersi a complimenti o critiche</span><span style="font-family: "Times New Roman","serif"; font-size: 12pt;">, questo è fondamentale per poter fidelizzare la clientela </span><br />
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</div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjLP4ueqotdE-GSi5uU5JM2BRllMDGnvzXGO2JMMueV0LZE3KPG4xZFGV2VjJi6O7upZejN_MAIk3tq985VvwPw_oae-nH9DKvnjTdbzgeAeXgQS3v6CRW-VygdSk1dNUo6kSQLsc__5smg/s1600/ricciolo.png" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="41" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjLP4ueqotdE-GSi5uU5JM2BRllMDGnvzXGO2JMMueV0LZE3KPG4xZFGV2VjJi6O7upZejN_MAIk3tq985VvwPw_oae-nH9DKvnjTdbzgeAeXgQS3v6CRW-VygdSk1dNUo6kSQLsc__5smg/s320/ricciolo.png" width="320" /></a></div></div><div class="MsoNormal" style="line-height: normal; margin-left: 35.45pt; text-indent: -14.15pt;"><br />
</div><div class="MsoNormal" style="line-height: normal; margin-left: 35.45pt; text-indent: -14.15pt;"><br />
</div><div class="MsoNormal" style="line-height: normal; margin-left: 35.45pt; text-indent: -14.15pt;"><br />
</div>Palato Capricciosohttp://www.blogger.com/profile/16252737097007268337noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-2502068297910822004.post-36504057691663929842011-11-06T02:40:00.009+01:002011-11-06T12:05:51.439+01:00Dal salato al dolce...un balzo nella Pasticceria e Caffetteria Celso di PadovaDiciamo la verità: chi saprebbe dire di no a un mignon alla fine di ogni pasto? E' piccolo, innocuo eppure sa quietare quella voglia irrefrenabile di dolce che, puntualmente, si presenta alla fine di ogni pranzo o cena.<br />
Se dobbiamo parlare di mignon, a Padova ci sono poche pasticcerie che li sanno fare veramente bene. La pasticceria Celso è, a mio avviso, la migliore. Entrando nella loro <span class="st">Pasticceria e Caffetteria in Via F. D'Acquapendente, 35 si possono ammirare in bella mostra mignon di tutti i tipi, colori e gusti.</span><br />
Dai mignon tradizionali o da quelli esotici si passa facilissimamente a qualcosa di più sostanzioso. Parliamo delle torte che sono strepitose. Torte che rivisitano la tradizione e torte completamente nuove negli accostamenti dei sapori e moderne nella presentazione. Tutto ciò denota una grande maestria che consente loro di soddisfare i gusti dei più nostalgici ma anche dei più esigenti.<br />
Celso è una di quelle rare pasticcerie che da oltre 40 anni sforna prodotti dolciari di qualità e che nel tempo ha saputo aggiornare le tecniche di lavorazione proponendo prodotti e soluzioni all'avanguardia.<br />
Ma tutto ciò ora non basta più. Non basta saper fare delle buone torte o dei buoni mignon. Ora vanno di moda le Wedding Cake (torte da matrimoni) con mille colori e dai decori infiniti e preziosi, che, ovviamente, la pasticceria Celso riesce a creare egregiamente posizionandosi al top per complessità realizzativa, design e qualità degli ingredienti utilizzati.<br />
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Non ci resta che farci un salto, o un balzo, magari bevendo un buon caffè prima di avventurarsi nella dolce scelta. <br />
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<div style="text-align: center;"><a href="http://www.pasticceriacelso.it/">www.pasticceriacelso.it</a></div><br />
<table cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="margin-left: auto; margin-right: auto; text-align: center;"><tbody>
<tr><td style="text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEh4YhyphenhyphenDn2Si0EZ6EugeOXmGIbMCzn7nzryRmGhYoU8s-DPeNEz_l3BwEt-0RlBz37yVlBvPUoN63JDQCzJeobuLjC1DvTAyy6hCHqMmUsKUUvYvQ3UVkcHdCTmNEm0ojsf3ZCOCkJ0Simuk/s1600/celso+cake7.jpg" imageanchor="1" style="clear: left; margin-bottom: 1em; margin-left: auto; margin-right: auto;"><img border="0" height="320" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEh4YhyphenhyphenDn2Si0EZ6EugeOXmGIbMCzn7nzryRmGhYoU8s-DPeNEz_l3BwEt-0RlBz37yVlBvPUoN63JDQCzJeobuLjC1DvTAyy6hCHqMmUsKUUvYvQ3UVkcHdCTmNEm0ojsf3ZCOCkJ0Simuk/s320/celso+cake7.jpg" width="255" /></a></td></tr>
<tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;">Wedding cake appositamente creata in tinta con le tovaglie e i tessuti decorativi</td></tr>
</tbody></table><br />
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<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"></div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhmsCfc5_op-uGK5nRjqrpxeN5LreHYHItChrMRE25aqr9QuOIfiEcyH4KqsmrN932UZbM8VLnwc14EPVLrNDsn6OSopF6WoEg6vLDpUAfVseiDkax4w-wt3AgICWLwGH2EzlIpH_5ObB2s/s1600/Cattura.png" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhmsCfc5_op-uGK5nRjqrpxeN5LreHYHItChrMRE25aqr9QuOIfiEcyH4KqsmrN932UZbM8VLnwc14EPVLrNDsn6OSopF6WoEg6vLDpUAfVseiDkax4w-wt3AgICWLwGH2EzlIpH_5ObB2s/s1600/Cattura.png" /></a></div><br />
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<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"></div>Palato Capricciosohttp://www.blogger.com/profile/16252737097007268337noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-2502068297910822004.post-31273507835757289042011-11-02T20:04:00.006+01:002011-11-06T02:05:33.359+01:00Azienda Cantarutti Alfieri nel cuore del Friuli e della tradizioneChe grande esperienza. Adoro quando la compagnia si riunisce e in allegria si visitano posti, si assaggiano prodotti e si provano sensazioni nuove. E' stato questo il caso dell'Azienda Cantarutti Alfieri che, come dice già il nome, è un'azienda Fiera della propria produzione vinicola che sa intrecciare molto bene tradizione e modernità.<br />
Partiamo, come al solito, un po' in ritardo nella tabella di marcia che, vuoi per le strade sconosciute, vuoi perchè il navigatore si pianta, ci vede giungere in azienda con quasi un'ora di ritardo. La Sig.ra Cantarutti, da buona friulana DOC, non ci risparmia una bella ramanzina. Incassiamo il colpo, da buoni scolaretti, e ci accingiamo ad ascoltare parole che profumano di botte e di passione risonanti all'interno della grande cantina. Il marito, grande lavoratore dalle poche parole ma dai tanti fatti, ci segue e disponibile risponde a qualche nostra puntuale domanda. Il tour termina in una stanza munita di camino e riccamente preparata per accogliere il nostro folto gruppo di amatori del buon vino.<br />
Non starò qui a raccontarvi di ogni singola bottiglia aperta e delle sensazioni al palato che ogni singolo sorso mi ha trasmesso perché vi annoierei sicuramente. Vi basti sapere che quest'azienda mi ha molto colpito, usa tecniche innovative e sperimenta soluzioni molto "fredde" nella lavorazione dell'uva e il risultato è molto interessante.<br />
Le sensazioni più positive mi sono state trasmesse dai bianchi, in primis il Ribolla Gialla e il Sauvignon.<br />
Le loro caratteristiche sono facilmente consultabili sul sito <a href="http://www.cantaruttialfieri.it/schede-vini/vini-d-o-c-colli-orientali-del-friuli/linea-tradizionale-vini-bianchi/canto">http://www.cantaruttialfieri.it/schede-vini/vini-d-o-c-colli-orientali-del-friuli/linea-tradizionale-vini-bianchi/canto</a>.<br />
I rossi, invece, non hanno incontrato il mio gusto perché troppo strutturati e persistenti.<br />
Degno di nota è l'impegno dell'azienda anche nella produzione di bollicine spumante che, ahimè, non abbiamo potuto degustare per motivi di tempo, ma che, viste le premesse, la qualità non dovrebbe mancare.<br />
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Sarà per la prossima volta.<br />
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<a href="http://www.blogger.com/goog_1391192985"><br />
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<div style="text-align: center;"><a href="http://www.flickr.com/photos/campegrafica/">http://www.flickr.com/photos/campegrafica/</a></div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjmODKxlyDL0e9JCePrKXypc3C7Xw2BhdIk1n_JjgesQpI8RrwavyOjM9edq18ba3fZ2hbXwGrrTgHcuCnKEM8QgTPcnr9PLSln7hCr_i4cr1itb-Q4bjVjfiPkoTAXbAv5XctgtfTtnaK6/s1600/cantarutti.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="640" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjmODKxlyDL0e9JCePrKXypc3C7Xw2BhdIk1n_JjgesQpI8RrwavyOjM9edq18ba3fZ2hbXwGrrTgHcuCnKEM8QgTPcnr9PLSln7hCr_i4cr1itb-Q4bjVjfiPkoTAXbAv5XctgtfTtnaK6/s640/cantarutti.jpg" width="403" /></a></div>Palato Capricciosohttp://www.blogger.com/profile/16252737097007268337noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-2502068297910822004.post-72369187754583740482011-10-21T17:53:00.003+02:002011-10-21T18:04:46.597+02:00Dentro la tradizione e fuori dagli schemi, Trattoria Tre Scalini a Montegalda<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="http://www.trattoriatrescalini.it/images/pietanze.jpg" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="101" src="http://www.trattoriatrescalini.it/images/pietanze.jpg" width="200" /></a></div>Non ci siete mai stati? Andateci quanto prima! Il loro nuovo menù autunnale è poderoso. Un concentrato di tradizione e modernità, pieno di profumi di stagione e di lavorazioni pregiate.<br />
Il menù è consultabile sul loro sito <a href="http://www.trattoriatrescalini.it/">www.trattoriatrescalini.it</a> come anche la carta dei vini, curata e ricca.<br />
E' proprio di una Trattoria, con la "T" maiuscola, che stiamo parlando, quelle a conduzione famigliare, per intenderci, in cui trovi il figlio o la figlia e la mamma in cucina, quelle Trattorie in cui la ristorazione non è un lavoro ma una solida ragione di vita.<br />
Non ci sono dubbi, da 2 anni a questa parte la Trattoria Tre Scalini ha fatto passi da gigante. Ha saputo mantenere solide radici nella tradizione con piatti a base di baccalà sapientemente lavorato, polenta e carne cotta alla griglia, eliminando piatti che non aveva senso proporre in un Trattoria del ventunesimo secolo ed aggiungendo sapori nuovi mescolati a lavorazioni da alta cucina.<br />
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Se vi capiterà di passare dalle parti di Grisignano di Zocco, tra Padova e Vicenza, fare una piccola deviazione verso Montegalda vi regalerà un'ottima cucina in un ambiente cordiale e curato, studiato per regalarvi una esperienza da ripetere.<br />
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<table align="center" cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="float: left; margin-right: 1em; text-align: left;"><tbody>
<tr><td style="text-align: center;"><img border="0" height="83" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEguZAr2wq5raCrlZ3kF-Rtv1GGv9T6Nmgz6HWXBBJmtIb5g7A8OVKYedEi_FxtBPz7zxNgZo0qZJAjEtCtmuu74vk_82jhDXMRG6rgK6CEKu1jmBWqCE5a1g3IWBafumez1bNxEGyO2QlCA/s200/logo+trattoria+tre+scalini.JPG" style="margin-left: auto; margin-right: auto;" width="200" /></td></tr>
</tbody></table><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="http://www.trattoriatrescalini.it/images/facciata.jpg" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><br />
</a></div>Palato Capricciosohttp://www.blogger.com/profile/16252737097007268337noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-2502068297910822004.post-68881929541939470202011-10-20T00:10:00.000+02:002011-10-20T09:53:02.762+02:00Primo post capriccioso...benvenuti<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEj1rIEGukefa3OLX4a-BU_J8wNyv3P6GOffZf0XJrDegpD-kObjL4V3KKvCqU1s_U-J2oIdT4ln-pvvvN2r7ib5z0DhJxdfxZY8EtXNGFd6zFTjSWF_rSAz3YHPYGN0fHSkj1thTQjd78_z/s1600/monogramma2.jpg" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEj1rIEGukefa3OLX4a-BU_J8wNyv3P6GOffZf0XJrDegpD-kObjL4V3KKvCqU1s_U-J2oIdT4ln-pvvvN2r7ib5z0DhJxdfxZY8EtXNGFd6zFTjSWF_rSAz3YHPYGN0fHSkj1thTQjd78_z/s1600/monogramma2.jpg" /></a></div>
Oggi, in preda ad un raptus creativo ho creato <b><span style="color: red;">palaticapricciosi.blogspot.com</span></b> con l’intenzione, seria, di scrivere post gustosi e prelibati che raccontino la mia esperienza passata e futura nel mondo gourmet, esplorando lidi nascosti tra aziende vitivinicole e ristoranti interessanti. Essendo il primo post non penso che sarò molto capriccioso, anzi, tutt'altro. In mente ho idee che mi parlano di sapori e odori, di passato e di futuro, e se sono qua a scrivervi, è per condividere la mia grande passione per il mondo della ristorazione a tutto tondo. <br />
Forse è presunzione o forse è semplicemente la volontà di dare sfogo alle mie idee dopo anni vissuti a sentire quelle degli altri che, se pur autorevoli, mi hanno lasciato con l'amaro in bocca. Quell'amaro accumulato lo sputerò poco alla volta, mostrandovi la vera essenza di questo mondo, fatto di passione e professionalità, di luci ed ombre che accarezzano trame oscure fatte di punteggi, stelle, forchette, cappelli e chi più ne ha più ne metta.<br />
Se avrete pazienza saprò stupirvi trasmettendovi quelle emozioni che, a sua volta, qualcuno mi ha trasmesso semplicemente mostrandomi ciò che sapeva fare meglio con la sua maestria e la sua Arte.<br />
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Sempre con molta attenzione...Palato Capricciosohttp://www.blogger.com/profile/16252737097007268337noreply@blogger.com0